WATCHLOVER

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Come scegliere e acquistare un orologio d’epoca (vintage) di lusso e da collezione

Rolex Tru Beat, secondi morti

Tra il 1954 e il 1959 la Rolex produce un modello rarissimo, molto interessante e particolare, il Tru-Beat Secondi Morti. La ref. 6556 di questo orologio è l'unica con un numero palindromo.

L'orologio è prodotto dalla Casa ginevrina in acciaio e in pochissimi esemplari in oro.
Ha un movimento a carica automatica, il Cal.1040, un diametro di 35 mm e uno spessore di 13 mm.
La lancetta centrale dei secondi, denominata 'Tru-beat', avanza a piccoli scatti, come avviene negli orologi moderni al quarzo, battendo una sola volta al secondo anzichè cinque volte come in un normale orologio meccanico. Questa particolarità, detta 'secondi morti', è data dall'aggiunta al meccanismo di una seconda Ancora (nella foto colorata di verde), realizzata in berillio, un metallo rigido e leggero simile all'alluminio.


Questa lavora insieme alla prima Ancora, che fa oscillare il Bilanciere a 18.000 Alternanze l'ora. La seconda invece riduce di un quinto, a 3600 A/h, lo spostamento del bilanciere, facendo compiere quindi alla sfera dei secondi un solo scatto al secondo.

Questa funzione innovativa permetteva ad esempio ai medici e agli operatori sanitari di misurare con precisione le pulsazioni dei loro pazienti.

Il problema della seconda Ancora è che questa crea un attrito in più nel meccanismo dell'orologio, rendendo necessaria ogni sei mesi una regolare revisione e lubrificazione da parte di orologiai riparatori Rolex.
Oggigiorno si trovano sul mercato dei modelli Tru-Beat di scarso valore economico privi della seconda Ancora (e quindi senza la funzione dei 'secondi morti') perchè rabberciati da tecnici orologiai poco preparati.

Nella foto un Rolex Tru-Beat in acciaio con bracciale anch'esso in acciaio, quadrante a settori in argento satinato, sfera dei secondi centrale di colore rosso (ma non sempre è presente con questo colore), indici applicati in acciaio con puntini luminosi e lancette dauphine.

Nella foto sotto un Tru-Beat in acciaio con un insolito e straordinario quadrante nero a settori, aggiudicato nel 2008 a un'asta Antiquorm a 22.400 euro.

Qui infine un rarissimo modello in oro giallo 18 ct, con un quadrante a settori in argento satinato, indici a bastone applicati in acciaio, sfera dei secondi rossa, lancette dauphine luminose e un particolare bracciale in oro ''ultra-thin'' (ref.7512). Nel 2006 è stato aggiudicato a ben 106.000 franchi svizzeri a un'asta Antiquorum.

 

 

 

 

2 commenti

  1. Salve Watchlover, avevo letto in passato che uno dei modi per distinguere un Rolex contraffatto dall’originale consisteva nell’esaminare se la lancetta dei secondi si muoveva a scatti; da quanto leggo in questo articolo, tuttavia, questa tecnica non pare essere corretta, giusto?

    Altra domanda da neofita: cosa significa esattamente “battendo una sola volta al secondo anzichè cinque volte”?

    Complimenti per questo sito che è una fonte preziosa di informazioni anche per chi, come il sottoscritto, si è appassionato da poco ed ha molto da imparare.

    1. Buongiorno. Grazie per i complimenti.
      Normalmente in un classico orologio meccanico la lancetta ‘batte’ cinque volte in un secondo, cioè scatta cinque volte.
      Il fatto di controllare che nel TRU-BEAT la lancetta si muova a scatti, uno al secondo, potrebbe essere un modo per verificarne l’autenticità. E poi controllare la presenza della seconda Ancora, integra e originale.
      E’ un orologio affascinante ma che io non acquisterei mai, anche perfetto e inusato, ha bisogno di troppa manutenzione e negli anni si rovina inevitabilmente.

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